domenica 6 dicembre 2009
playlist 2009
In nessun ordine particolare, qualche notevole canzoncina di questo 2009 che se ne va...:
sabato 5 dicembre 2009
gli album del 2009: 10 - 1
.. e la top ten:
09. Animal Collective - Merriweather Post Pavilion
08. The Horrors - Primary Colours
07. The Pains Of Being Pure At Heart - The Pains Of Being Pure At Heart
06. The Flaming Lips - Embryonic
05. The XX - XX
04. Blank Dogs - Under And Under
03. A Place To Bury Strangers - Exploding Head
02. Dinosaur Jr. - Farm
01. Fuck Buttons - Tarot Sport
Per quale sia la canzone dell'anno invece grande imbarazzo, probabilmente "My Girls" degli Animal Collective.
gli album del 2009: 20 - 11
Quest'anno un pò per gioco, un pò per ricapitolare, ne ho messi in fila 20.
Ecco i primi:
19. The Duckworth Lewis Method - The Duckworth Lewis Method
18. Wilco - Wilco
17. Yeah Yeah Yeahs - It's Blitz!
16. Jay Reatard - Watch Me Fall
15. Manic Street Preachers - Journal For Plague Lovers
14. Tortoise - Beacons Of Ancestorship
13. Camera Obscura - My Maudlin Career
12. Arctic Monkeys - Humbug
11. Floating Action - Floating Action
martedì 1 dicembre 2009
lunedì 23 novembre 2009
domenica 22 novembre 2009
no age at atp
Su Pitchfork.tv c'è una cosa mooolto indie (e nerd).
Sperutissimi in compangnia di Jim Jarmusch, Steve Albini e Bob Mould.
Tra buche puzzolenti e amene località di soggiorno estivo.
Vedere per credere.
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giovedì 19 novembre 2009
diritti e castighi
Lucia Castellano dirige dal 2002 il carcere di Bollate.
Visto da tutti (detenuti, direttori, poliziotti) come un'anomalia nel sistema penitenziario italiano, è l'unico in cui si tenta ogni giorno di applicare la legge 354/1975, ovvero quella sull'ordinamento penitenziario.
Delitti e Castighi (Il Saggiatore, Milano, 2009), scritto a quattro mani dalla Castellano e da Donatella Stasio, giornalista del Sole 24 Ore, è un viaggio inquietante nella realtà carceraria del nostro paese. Attraverso i racconti di chi in carcere c'è, o c'è stato o vi entra ed esce come se al posto delle sbarre ci fossero porte girevoli, dipinge un quadro drammatico di cui poco o nulla si sa fuori dai muri di cinta. Senza mezzi termini, falsi moralismi o pietismi di circostanza.
Il punto essenziale è che la prigione viene intesa come "controllo dei corpi" e non come dovrebbe essere (secondo la legge del 1975, secondo la legge Gozzini del 1986, secondo il regolamento penitenziario del 2000), cioè un "servizio a persone private della libertà e tuttavia integre nei diritti fondamentali: salute, affetti, lavoro, studio, religione, movimento (ancorché limitato), privacy, manifestazione del pensiero. Non un luogo dove si finisce ma da dove si può ricominciare".
Un libro che va letto, come si dice. Da chi, però?
Non dai politici, che potrebbero in ogni momento rendersi conto della situazione (e non vogliono, come si racconta del ministro Mastella).
Va letto da tutti per capire che un sistema carcerario in linea con la legge (non con la fantascienza) serve a tutti, non solo a chi è dentro, ma anche, anzi soprattutto, a chi è fuori e pensa di non averci nulla a che fare.
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mercoledì 4 novembre 2009
lunedì 2 novembre 2009
per Alda
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"E' bellissimo tornare a Milano, di notte.
Si potrebbe lasciarla per sempre solo per andare in Paradiso."
(Alda Merini, qui)
Si potrebbe lasciarla per sempre solo per andare in Paradiso."
(Alda Merini, qui)
mercoledì 28 ottobre 2009
pretty freaking incredible
Mi arrendo e non trovo una descrizione più calzante di questa per Tarot Sport, il nuovo dei Fuck Buttons:
"non è musica elettronica, non è sperimentale, è il sound caotico delle nostre vite caotiche, l'album che vorresti avere nello stereo in macchina il giorno in cui tutto il traffico si fermerà, e la gente aprirà gli sportelli e scenderà per guardare in alto a bocca aperta.
E così sia, in tutte le strade del pianeta, un giorno, Tarot, a manetta."
(Ray Banhoff, Vitaminic)
sabato 24 ottobre 2009
siamo i R.E.M., e questo è quello che facciamo quando non ci vedete
Trent'anni di carriera, mai un live pubblicato poi due negli ultimi due anni, e pure molto abbondanti.
Trent'anni sono mica pochi. In tempo per un confronto generazionale di quelli che finiscono per sancire che non si piò fare meglio di chi ci ha preceduti, e che siamo solo nani sulle spalle di giganti.
Però ascoltando le 39 (!) canzoni che i R.E.M. infilano nel loro Live At The Olympia, pubblicato questa settimana, viene da constatare che un tiro del genere dal vivo ce l'hanno pochi, per non dire quasi nessuno, giovane o vecchio che sia. Gli U2, bolliti da tempo immemore, no. E ho visto entrambe le band dal vivo negli ultimi due anni. Il confronto è impietoso sotto molti aspetti, compositivo, lirico, a livello di coerenza/onestà.
Chi altro al mondo poi pubblicherebbe questa cosa, che non è uno show, ma una session di prove aperte?
Ci sono dentro gli errori, le risate, gli scherzi col pubblico, e canzoni che non sono mai finite da nessuna parte dopo quelle sere. senza contare che molti dei brani in scaletta sono roba vecchia e raramente sentita dal vivo e altri brani erano allora ancora inediti.
Li vedete gli U2 a fare roba del genere? No. E nessun altro, sinceramente.
Se li confrontiamo con le nuove band, quelle che fanno tanto hype, nessuna di queste in questo decennio ha scritto una canzone che a livello compositivo si avvicini a queste.
Mica a Losing My Religion.
Ma provate voi a riscrivere una cosa tipo Harborcoat.
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giovedì 22 ottobre 2009
eXponi 'sto c***o
Milano e l'Expo.
Gran pseudofigata ottocentesca.
Cascate di soldi, nuovo skyline.
Modernità.
Velocità.
Eco-compatibilità.
Però.
Riusciamo a fare che la fottuta scala mobile che dalla M1 va in stazione non si rompa una volta a settimana??
Mica metterne una in più, perché mai?
È solo la linea di metro più affollata della città e quella è solo una delle stazioni più grandi d'Italia.
Quanto è difficile far funzionare regolarmente una scala mobile?
Quanto è difficile capire che la gente che va in stazione ha con se valige e bagagli vari e magari ne ha bisogno?
E magari eviterebbe volentieri due rampe di scale e il pavimento prima in salita poi in discesa poi il percorso snervante per arrivare ai binari.
Ma chi è l'architetto, uno schizofrenico? È lo stesso che ha messo al centro di quella stazione della metro quell'enorme buco che quando piove allaga tutto, immagino.
E quelli che riparano la scala mobile.. cambiare mestiere?
Per non parlare delle facilities per i disabili. Non ne parliamo perché praticamente non ci sono.
Expo. Ridicoli.
-- Post From My iPhone
lunedì 19 ottobre 2009
the book list
Uscito dal tunnel universitario, ho ricominciato a leggere.
Fuori dalla logica apri il libro / léggi lèggi /chiudi il libro / che ricordi? ho riscoperto la narrativa. O qualcosa del genere. Nel senso che di libri intorno nei ho sempre avuti, ma erano saggi di politica o diritto o roba sui Beatles, bigrafie di questo o quell'artista. Per anni. Finivo questi libri in una settimana.
Prendo ora in mano queste raccolte di parole come oggetti strani, cose a cui riabituarsi piano come il freddo. E una certa fatica a ricomporre significante e significato, senso logico e narrazione. Accantono la lettura intuitiva ma mi chedo sempre quale sia il punto.
Ecco La Luna e i Falò, I Sotterranei, Oceano Mare e Le Città Invisibili. Mucchietti di pagine che forse avrei già dovuto esplorare, ma che non è mai troppo tardi.
Sia chiaro che non è tutta farina del mio sacco: ho ricevuto diversi suggerimenti, ispirazioni, regali e stimoli.
Prendete queste parole come lo sfogo di un Woody Allen entusiasta.
sabato 17 ottobre 2009
domenica 11 ottobre 2009
æ
Oggi ho ascoltato un paio di volte It's Blitz (Yeah Yeah Yeahs) e ho deciso che mi piace e non è affatto male. Ha qualche passaggio a vuoto, comunque.
Soprattutto mi ha ricordato un disco che quindi ho messo su subito dopo: Hyaena di Siouxsie & The Banshees.
Pubblicato nel 1984, scritto e registrato con Robert Smith alla chitarra , è stato rimasterizzato quest'anno con aggiunta del più grande successo della band di quel periodo, la cover di Dear Prudence (che nel settembre del 1983 raggiunse il #3 della classifica U.K.).
E' un grande album.
Insomma, secondo me va riscoperto, e It's Blitz in qualche modo lo rieccheggia. Nei campionamenti, in certe atmosfere.
Nessuna speranza invece per un paio di dischi usciti in questi giorni: Love 2 degli Air è inutile, e In This Light And On This Evening degli Editors merita un ascolto solo per ricordarsi che certa roba faceva ridere già negli anni '80, figuriamoci ora.
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venerdì 2 ottobre 2009
anno zero
Ne parlavo da un po' e oggi è successo, Pitchfork ha messo Kid A in cima alla lista dei 200 migliori album del decennio.
A pensarci bene a me sembrava semplicemente inevitabile, per un sacco di ragioni.
Una su tutte, con quel disco i Radiohead sono riusciti a prevedere come sarebbero stati questi anni zero.
Un frullato di confusione/creatività, informazioni/velocità, guerre/catastrofi, bianco/nero, ogni cosa ridotta a bit/consumabile. Spaesamento primordiale.
E' lì in cima perchè riascoltarlo a nove anni dalla sua uscita è come guardare Guernica: se ne capisce immediatamente il messaggio anche se l'opera in sè appare tutt'altro che immediata.
Lo comprai in un negozio che ora non esiste più e lo ascoltai subito, tornando in bicicletta verso casa. Avevo letto un bel po' di recensioni che lo dipingevano come oscuro e inafferrabile. Non mi sembrò così ostico, anzi. Di facile ascolto quasi. Ricordo nettamente questa sensazione: hey, non è così difficile. Certo ci misi un sacco a comprarlo, per colpa di questo dubbio.. ed è strano come, al contrario, OK Computer non mi piacque per nulla al primo ascolto. E sempre per lo stesso motivo per cui Kid A mi sorprese: mi aspettavo tutt'altro.
Erano tempi (gli ultimi) in cui un album lo si immaginava da quello che altri ne scrivevano, prima di ascoltarlo, e prendeva forma come le storie nei libri.
Chiaro che queste cose di cui verremo inondati da qui a fine anno hanno il loro fascino perchè come il football se ne potrebbe parlare all'infinito senza mettere d'accordo nessuno, e in effetti la lista dei 200 alcune volte fa strano (pesco a caso):
- Kill The Moonlight e Girls Can Tell e (soprattutto) Ga Ga Ga Ga Ga degli Spoon in classifica e non Gimme Fiction?
- Discovery dei Daft Punk addirittura terzo?
- Untrue di Burial solo al n°41?
- Geogaddi (Boards of Canada), For Emma Forever Ago (Bon Iver), Endless Summer (Fennesz), You Forgot It In People (Broken Social Scene) tutti fuori (per poco) dalla top 20?
Sacrosanto però mettere Funeral degli Arcade Fire al n°2 e Person Pitch di Panda Bear al n°9.
domenica 13 settembre 2009
vent'anni di limoni e rivoluzione
Ci sono album che ogni volta che li vedi vorresti comprarne una copia.
Per rivivere il piacere di aprirli, metterli su e farti avvolgere da quel suono come è successo la prima volta.
Altri sono perfetti la mattina quando serve di far diventare colorato il cielo grigio.
Altri ancora sono la colonna sonora di pomeriggi o serate fuori di testa.
Se mi viene in mente un disco che racchiude tutto questo, è certamente The Stone Roses. Sta nel manuale della musica alla voce album unici: un pò come Never Mind The Bollocks, insomma; praticamente parto unico, migliore della band e, soprattutto, disco d'impatto epocale. Anello di congiunzione insostituibile tra madchester e il brit pop.
Esce in questi giorni in edizione rimasterizzata e celebrativa per il suo ventennale, dopo essere stato a lungo introvabile. Si può scegliere tra il disco "semplicemente" rimasterizzato, l'edizione con il bonus disc di demo e il dvd e il megabox in cui mancano solo i cartonati di John Squire e Ian Brown.
Qualunque scelta facciate: le versioni full lenght di One Love e Something's Burning e quella 12" di Fools Gold (orgiastica) fanno muovere il culo e battere il piedino come mai. Avvisati.
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sabato 29 agosto 2009
"I'll see you somewhere down the road. It's been a fuckin' pleasure."
Beh pare che ci siamo davvero stavolta.
Lo scazzo sembra di quelli epici. Anche se a pensarci non pare sia andata mai diversamente.
Pare un peccato per una band in ritovata forma dopo anni di appannamento.
Pare un peccato per i fans là fuori e chi poi come me domani doveva andare a Rho. Tempismo di merda, certo.
A me, confessiamolo, son sempre piaciuti anche per questo, che non è gente che si lascia alle spalle le cose in nome dei soldi, o di penali, o per fare un favore a qualcuno. E l'innata capacità di incasinare tutto, ma almeno prendere la vita per le corna.
Certo, poi ci sono le canzoni imparate a memoria e i dischi consumati (sì, quei due e un pò anche gli ultimi due). Che quando sei un ragazzino e vuoi almeno sentirti un pò meglio non c'è colonna sonora migliore.
Sono sicuro che ne sentiremo parlare ancora, eh.
Però.
Ci vedremo di nuovo, da qualche parte. E' stato un fuckin' pleasure anche per me.
lunedì 24 agosto 2009
pinguini strafatti, fuck!
Dei pinguini insani.
Una centrifuga.
Un caleidoscopio e delle vocine possedute.
Sono tornati i Fuck Buttons, e ci voleva.
(si chiama Surf Solar e il disco Tarot Sport esce il 20 ottobre)
lunedì 17 agosto 2009
From India #7: l'india vista da Holga
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[Holga in India , the full set]
venerdì 14 agosto 2009
reminder: Tafuzzy DayS 2009!
Ci risiamo, nonostante il Brace ora come ora sia ubicato al di là dell'Atlantico la combriccola Tafuzzy Records ripropone anche quest'anno l'appuntamento clou della riviera romagnola.
L'appuntamento con i Tafuzzy Days ("il party più countrydelico dell'estate" - sul serio) è per il 28 e 29 agosto al Castello degli Agolanti, Riccione.
On stage venerdì 28: Camillas, De La Vega, Spaccamonti, Bancali In Pietra, Reverend Dave & The Monkeys.
On stage sabato 29: Cosmetic, Dummo, Minnie's, Gioacchino Turù e Vanessa V., Marco Tabellini e Enrico Malatesta.
Ingresso aggratis, birre a prezzi popolari, mostra (New Rant) annessa.
Venghino signori, venghino!
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martedì 11 agosto 2009
giovedì 6 agosto 2009
agosto, l'inverno si sposta sei mesi in avanti
I Pearl Jam, in vista del nuovo Backspacer organizzano una caccia al tesoro via web.
I Radiohead pubblicano una nuova canzone, dedicata a Harry Patch.
I Broken Social Scene coverizzano i Joy Division migliori.
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Senza contare che Humbug degli Arctic Monkeys è già finito in rete e sono usciti i nuovi di Cornershop e A Place To Bury Strangers.
lunedì 3 agosto 2009
from india #6: "per la sola ragione del viaggio, viaggiare"
Piccoli puntini che sfrecciano nel blu ai mille all'ora.
Caldo/freddo. Buio/luce. Dormiveglia.
Persi, a chiedersi dove spostare le lancette.
mercoledì 29 luglio 2009
from india #5: sui giornali
Un pò guidati, un pò esibiti.
Il museo, un'udienza, la stanza informatica.
Quando passano i giudici ci si schiaccia contro le pareti di mattoni rossi e ci si inchina riverenti.
Si pranza con il Lord Justice dopo oltre un'ora di attesa.
Chi siete, che fate, da dove venite. Grazie dei fiori. Altro samosa?
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Poi una folla di giornalisti ad intervistare questi italiani venuti da lontanissimo proprio qui.
Perché?
Per vedere com'è. Per vedere come fate voi. Per vedere l'effetto che fa.
Quasi costretti a dire che stanno messi meglio qui.
Non è vero del tutto, ma non è nemmeno falso.
domenica 26 luglio 2009
from india #4: திருவண்ணாமலை
Siamo scesi dal bus come alieni.
Alieni usciti da un posto fresco di aria condizionata, un pò intontiti dal sonno, con grandi occhiali da sole.
Alieni persi in un pezzettino di mondo tagliato in due dai clacson dei camion che fuggono. Al di là e al di qua del cemento capanne, baratti, mucche, bambini, cricket, corvi.
I sorrisi ricevuti, soprattutto, sconfiggono il caldo soffocante.
Fanno passare subito la voglia di tornare a guardare tutte queste facce dall'alto.
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giovedì 23 luglio 2009
from india #3: ITS
Dalla colazione alle 8 fino a notte fonda (cioé mattina).
Si passa dalle lezioni al pranzo piccante. Dalle visite in posti improbabili a quelle in enormi studi legali, o in istituti per bimbi di strada.
Si viaggia in bus scassatissimi su strade piene di crateri e polvere.
Si finisce la giornata a bere birra in postacci, o salvare cagnolini randagi, o in qualche strada affollata di indiani sbronzi.
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lunedì 20 luglio 2009
from india #2: panorama
E' così.
Strade bucate, traffico impossibile, marciapiedi inesistenti, polvere, mendicanti, odori e odoracci poi all'improvviso palazzoni posh.
I bus con la gente in cima, i cani randagi, le moto che si muovono in sciami incuranti.
Persone che trasportano enormi sacchi sulla testa, carriole piene di ogni cosa, urla, bambini ai lati delle strade.
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Strade e palazzi mai finiti, e in questi scheletri si accendano falò e lottano gang di cani.
I centri commerciali con i negozzi da via Montenapoleone.
I templi con le galline e i bimbi nel cortile.
sabato 18 luglio 2009
from india #1
Quello Francoforte - Bangalore estenuante (8h e 1/2) e comprensivo di visione di film bollywood (peraltro non male).
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Suoni, voci, persone, animali, mendicanti, dèi.. sarebbe sbrigativo etichettare il tutto come un casino non indifferente.
Però la sensazione di trovarsi nel cuore dell'India, quella è impagabile.
martedì 14 luglio 2009
giovedì 9 luglio 2009
impressioni sparse sul live degli U2
Entro per la prima volta a San Siro e non c'è l'erba ma una navicella spaziale.
Le prime quattro canzoni, dal nuovo album, sono il momento peggiore della serata (sarà che non è ancora buio, sarà che semplicemente non sono granché).
Bono ha un ego per cui lo stadio non è abbastanza.
Un altro oh - oh e mi sembrerà di essere al concerto di Vasco.
Uno non si accorge quanto grandi siano le canzoni degli U2 finché non finisce in uno stadio a cantarle con altre 70mila persone. Il lato brutto è che sembra di essere al karaoke e non si sente nulla qi quello che arriva dal palco se non la voce di Bono.
Cmq non si va allo stadio a sentire gli U2 ma a vedere uno spettacolo assurdo, strabiliante, assolutamente for the masses. Il che copre 2 cose: le difficoltà tecniche di arrivare a tutti e alcune canzoni non all'altezza.
How to Dismantle.. non era un granché ma almeno rendeva dal vivo, questo ultimo album no (almeno non in uno stadio).
Alcune canzoni degli U2 gareggiano per essere l'inno del mondo, e solo quelle.
Strabella Stuck in A Moment in acustico, brividi. E anche Sunday Bloody Sunday, e Walk On, e soprattutto One.
Il finale con Ultraviolet e With or Without You: perfetto, con la mirrorball, in microfono calato dall'alto, la giacca con i led, il delirio totale. Peccato aver rovinato tutto un secondo dopo chiudendo con Moment of Surrender.
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martedì 30 giugno 2009
welcome in the farm!
Ci sarebbero molte cose da dire su questo album.
La vena ritrovata di J Mascis e compagni.
La potenza inaudita e il pop che si scontrano come un duello di epiche proporzioni.
Il favoloso artwork di Marq Spusta (che come sempre si apprezza meglio dal vinile).
Il fatto che l'altro giorno saltavo da un lato all'altro della stanza mentre l'ascoltavo.
Penso si possa riassumere così, in ogni caso: fuck guitar hero, comprate questo album!
Io ve l'ho detto...
sabato 27 giugno 2009
pillola umoristica del giorno
Ultimamente mi imbatto in un sacco di gente che pensa che internet sia un posto per volpi che non sono arrivate all'uva.
E' tutta gente destinata più o meno a sparire.
Intanto ringraziamo la FIMI per questi folgoranti 10' che ben spiegano che se vuoi arrivare al successo in italia devi accettare la presenza di qualcuno che ti dice cosa fare e ti "corregge".
Praticamente non puoi semplicemente piacere.
Per tutto il discorso sull'utilità/inutilità di internet vedere alla voce "Arctic Monkeys".
Per il discorso sull'utilità/inutilità di una major vedere alla voce "Danger Mouse & Sparklehorse". Ma anche, molto più vicini a noi, i veronesi Nexus.
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mercoledì 24 giugno 2009
indie portraits
Bart e Davide Brace al banchetto Tafuzzy Records, Mi Ami 2009
Max Collini (OfflagaDiscoPax) sbuca dal nulla dell'Idroscalo, Mi Ami 2009
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venerdì 19 giugno 2009
scrittore
Il libro non l'ho scritto solo io (anzi), è una raccolta di saggi dedicati alla nascita e allo sviluppo di Fuori Aula Network (www.fuoriaulanetwork.com), la web radio dell'Università di Verona nata nel 2005 e che fu la prima radio universitaria esclusivamente on-line.
Ne sono stato (e lo sono ancora, in forma "minoritaria") il direttore artistico e la parte del libro uscita dalla mia penna proprio di quello si occupa.
Riccardo Poli, Andrea Diani, Sebastiano Ridolfi, Ilaria Malagutti e Tiziana Cavallo (curatrice del libro) hanno scritto tutto il resto: sulla parte tecnica, sul come creare una radio da zero, su quale e quante difficoltà abbiamo incontrato. Ognuno di noi ha contribuito a fondare un pezzettino di FAN e ne siamo orgogliosi. La postfazione è scritta da Alessio Bertallot.
"Radio Education, case history di una web-radio universitaria: l'esperienza di Fuori Aula Network" esce per Fausto Lupetti Editore e verrà presentato martedì 23 alla FNAC di Verona, in Via Cappello, alle 18.
A seguire showcase di John Mario che suonerà brani dal suo nuovo album "Embarcadero".
Potete ordinare il simpatico volumetto qui.
Se avete casini o curiosità fatemi sapere all'indirizzo paolo.paparelli[at]white-lab.com .
Se volete autografi, vi ho mentito: non so se so ancora scrivere con una penna, ma possiamo provarci.
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sabato 13 giugno 2009
unòrsominòre.
Ho incontrato unòrsominòre. . Sì, si scrive così, con accenti e punto.
Lui ha raccontato la sua storia, ha suonato le sue meravigliose canzoni di astronauti disillusi e poesie.
Dal vivo:
15 giugno h. 18 Fnac Verona
17 giugno h. 16 live on Bento Box, www.fuoriaulanetwork.com
21 giugno h. 18 Cà Verde (VR), Giornata Europea Della Musica
27 giugno h. 21.30 Arci Kroen, Villafranca (VR) - opening act for Diaframma
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mercoledì 3 giugno 2009
dead man watching
Ecco il primo video dei Dead Man Watching, Hereafter.
Il trio è composto dal cantautore John Mario, il batterista Astor Cazzolla e Gio.
L'ep ("Dead Man Watching"), che si muove ottimo tra folk, alternative e slowcore, è uscito qualche tempo fa e ha anche avuto una buona recensione su Ondarock.
Trovate una conversazione con loro a questo link.
Aspettiamo nuovo materiale per l'autunno e che (sopratutto) si decidano a suonare live, vincendo la loro timidezza.
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sabato 30 maggio 2009
ma te ne vuoi andare?
"in altre parole immaginate un mondo dove Donald Trump possiede la Nbc, vive alla Casa Bianca e intanto avvia miss California a un seggio al Congresso e sarete solo a metà strada per capire la politica italiana"
Prova a spiegarlo Robert Mackey sul suo blog The Lede (NYT).
La vicenda tutta pare essere un episodio dei Simpson, uno di quelli con il sindaco Quimby e le sue scollacciate miss da letto.
E in effetti è così, ma tremendamente fuori dalla tv.
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mercoledì 27 maggio 2009
brand neu!
Non frequento molto il krautrock.
Ma l'altro giorno riascoltavo Neu! (1972) dei Neu!, davvero spettacolare.
Capita che sul Q Magazine di giugno ci sia una guida all'acquisto dei dischi del genere.
Capita pure che esca questa cosa strana: Brand Neu! (su Feraltone), un disco tributo alla band di Dusseldorf con alcuni nomi che mai ti aspetteresti essere stati influenzati da quel movimento teutonico.
(info on Rough Trade Shop)
Per dire, gli Oasis. Che in ogni caso la ritengono, per dire con le parole di Noel Gallagher, "tourbus music".
Ah, il disco lo trovate qui (nei commenti).
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domenica 24 maggio 2009
bartelby
Pubblico questa chiacchierata con il mio amico Paolo (PLV), che da qualche anno studia a Bologna ed è diretamente coinvolto nel progetto Bartleby.
Nasce dall'esigenza di chiarire le idee a me per primo, e per informare su una iniziativa che ritengo splendida e una situazione (di Bologna, ma il discorso può essere esteso a molte città d'Italia) invece preoccupante.
Originally uploaded by sarina°°cap. 4°°stati di agitazione
audio #1 : la nascita di Bartleby
audio #2 : considerazioni
Le info poi le trovate anche su Facebook, o su Uniriot.org.
Grazie a Paolo per la disponibilità!
venerdì 22 maggio 2009
late night conversation
In questa foto: l'amicissimo Andrea (sulla sinistra, venuto molto bene) e il sottoscritto, che invece pare appena assoldato dalla Spectre.
Ma la foto mi piace molto, titolo a parte*.
Originally uploaded by bia.hvid
______
*(questa affermazione si riferisce a prima che venisse mutato in "Karmacoma [on demand]")
lunedì 18 maggio 2009
domenica 17 maggio 2009
india (e lussemburgo)
Questa estate passerò un paio di settimane a Bangalore, India.
Non proprio una vacanza: vado allo XIME (Xavier Institute of Management and Enterpreneurship).
Conto di tornare con foto interessanti tipo queste.
Originally uploaded by Lalit Dalal
Intanto ci sono questi scatti del Lussemburgo fatti ad inizio settimana, che non sono gran cosa.
Originally uploaded by Comets at Sunset
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mercoledì 13 maggio 2009
i giardini a fuoco
Tornano i Giardini di Mirò e i No Age remixano gli Holy Fuck.
Pare una buona serata.
30/05 Milano - Teatro del Verme (sonorizzazione del fuoco)
06/06 Roma - Teatro Eliseo (sonorizzazione del fuoco)
27/06 Carpi - Piazzale Re Astolfo
06/06 Roma - Teatro Eliseo (sonorizzazione del fuoco)
27/06 Carpi - Piazzale Re Astolfo
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sabato 9 maggio 2009
martedì 5 maggio 2009
bastion
Ecco un disco che sto apprezzando molto.
Esce per una piccola etichetta norvegese, la Interregnum Records, ma è italianissimo.
Copie promo zero, promozione quasi nulla, recensioni al minimo storico e distribuzione ad personam.
I Bastion sono Jukka Reverberi (Giardini di Mirò) e Valerio Cosi, e la loro collaborazione ha visto la luce quest'anno ma le tracce nacono nel 2007, a distanza, dallo scambio di segmenti sonori via myspace.
I Bastion sono Jukka Reverberi (Giardini di Mirò) e Valerio Cosi, e la loro collaborazione ha visto la luce quest'anno ma le tracce nacono nel 2007, a distanza, dallo scambio di segmenti sonori via myspace.
Molto 2.0.
Disco espressivo, monolitico, estatico. Mica un ascolto facile.
Jukka Reverberi lo trovate al suo blog.
Per Valerio Cosi vi rimando al myspace.
Se volete una recensione seria: ondarock.
Per averlo: Interregnum Records o chiedete direttamente a loro.
Disco espressivo, monolitico, estatico. Mica un ascolto facile.
Jukka Reverberi lo trovate al suo blog.
Per Valerio Cosi vi rimando al myspace.
Se volete una recensione seria: ondarock.
Per averlo: Interregnum Records o chiedete direttamente a loro.
[JR presenterà i Bastion domani alle 16 su FAN all'interno di Bento Box]
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giovedì 30 aprile 2009
no more bono?
Ancora Bono?
Ancora il terzo mondo?
Ancora una cover?
Ma è utile?
Però non male come versione.
(more info: www.playingforchange.com)
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giovedì 23 aprile 2009
lunedì 20 aprile 2009
venerdì 17 aprile 2009
mercoledì 15 aprile 2009
voci
Ecco la chiacchierata con Geoff Farina (ex Karate) fatta nel pomeriggio di un assolato venerdì nel giardino di una casetta nella immediata provincia veronese.
Le altre interviste del podcast le trovate qui.
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the bed is in the ocean
lunedì 13 aprile 2009
falling and laughing!
Diciamolo, a che servono i Franz Ferdinand rispetto al primo disco degli Orange Juice?
Peccato che You Can't Hide Your Love Forever (1981) sia tanto bello quanto introvabile.
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sabato 11 aprile 2009
it was fifteen years ago (quite) today
Mi accorgo ora che Pitchfork omaggia Kurt Cobain con le cover di Smells Like Teen Spirit.
I Nirvana sono stata la prima band che ho amato molto, ogni tanto mi chiedo che sarebbe se fossero ancora in circolazione, o se ci fossero stati un pò di più. Mah. So solo che quando metto su In Utero è sempre come tornare ad avere 15 anni, un fantastico dispetto al tempo che va.
mercoledì 8 aprile 2009
se questo è il paradiso vorrei avere una falciatrice
Reduce dalla serata Talking Heads/David Byrne allo Spazio Oberdan di Milano.
Che dire? Ottima la parte di video sulle teste parlanti, espungibile quella su David Byrne solo.
Ma ok, comunque due ore e qualche minuto piene di chicche. Tipo il video di And She Was, che non avevo visto. O Byrne che nel video di Angels pare Renegade, o l'altrettanto inguardabile Make Believe Mambo.
Prossimi appuntamenti: 20/4 Miles Davis, 27/4 Jimi Hendrix.
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lunedì 6 aprile 2009
venerdì 3 aprile 2009
back in 2001
Ho parlato stasera con Geoff Farina, ex voce e supersonica chitarra dei Karate.
La conversazione verrà pubblicata presto, intanto questo è il video di quando lui, Massimo Pupillo degli ZU e il batterista jazz Zerang hanno completamente improvvisato una performance. Il senso di completamente improvvisato è chiarito nel video.
Di quella serata ne è stato fatto un album, Still Life With Commercial (Scratch Records), consiglato a chi piace la musica non immediata.
Dei Karate, che sono stati importatnti nella mia formazione musicale, consiglio The Bed Is In The Ocean (Southern Records, 1998).
"Non lo ascolto da un sacco!", mi dice Geoff mentre ci fa su uno scarabocchio.
giovedì 2 aprile 2009
o mia pulce...
Segnalo che Mr. Brace ha pubblicato sul suo myspace il live in appartamento registrato per FuoriAulaNetwork in occasione di Maledetta Primavera.
Mi piace ricordarlo anche perché questo concerto speciale è stato registrato nel mio salotto ed è stato un gran divertimento, come testimonia il video qui sotto...
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mercoledì 1 aprile 2009
new kasabian!
Ecco il nuovo singolo dei Kasabian, Vlad The Impaler. Si può scaricare gratis dal loro sito fino a venerdì notte, il disco esce a giugno e si chiama The West Ryder Pauper Lunatic Asylum..
In due parole: visionario e godibilissimo.
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