domenica 13 settembre 2009

vent'anni di limoni e rivoluzione

Ci sono album che ogni volta che li vedi vorresti comprarne una copia.
Per rivivere il piacere di aprirli, metterli su e farti avvolgere da quel suono come è successo la prima volta.
Altri sono perfetti la mattina quando serve di far diventare colorato il cielo grigio.
Altri ancora sono la colonna sonora di pomeriggi o serate fuori di testa.


Se mi viene in mente un disco che racchiude tutto questo, è certamente The Stone Roses. Sta nel manuale della musica alla voce album unici: un pò come Never Mind The Bollocks, insomma; praticamente parto unico, migliore della band e, soprattutto, disco d'impatto epocale. Anello di congiunzione insostituibile tra madchester e il brit pop.



Esce in questi giorni in edizione rimasterizzata e celebrativa per il suo ventennale, dopo essere stato a lungo introvabile. Si può scegliere tra il disco "semplicemente" rimasterizzato, l'edizione con il bonus disc di demo e il dvd e il megabox in cui mancano solo i cartonati di John Squire e Ian Brown.
Qualunque scelta facciate: le versioni full lenght di One Love e Something's Burning e quella 12" di Fools Gold (orgiastica) fanno muovere il culo e battere il piedino come mai. Avvisati.


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