giovedì 9 luglio 2009

impressioni sparse sul live degli U2

Entro per la prima volta a San Siro e non c'è l'erba ma una navicella spaziale.

Le prime quattro canzoni, dal nuovo album, sono il momento peggiore della serata (sarà che non è ancora buio, sarà che semplicemente non sono granché).

Bono ha un ego per cui lo stadio non è abbastanza.

Un altro oh - oh e mi sembrerà di essere al concerto di Vasco.

Uno non si accorge quanto grandi siano le canzoni degli U2 finché non finisce in uno stadio a cantarle con altre 70mila persone. Il lato brutto è che sembra di essere al karaoke e non si sente nulla qi quello che arriva dal palco se non la voce di Bono.


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Cmq non si va allo stadio a sentire gli U2 ma a vedere uno spettacolo assurdo, strabiliante, assolutamente for the masses. Il che copre 2 cose: le difficoltà tecniche di arrivare a tutti e alcune canzoni non all'altezza.

How to Dismantle.. non era un granché ma almeno rendeva dal vivo, questo ultimo album no (almeno non in uno stadio).

Alcune canzoni degli U2 gareggiano per essere l'inno del mondo, e solo quelle.

Strabella Stuck in A Moment in acustico, brividi. E anche Sunday Bloody Sunday, e Walk On, e soprattutto One.

Il finale con Ultraviolet e With or Without You: perfetto, con la mirrorball, in microfono calato dall'alto, la giacca con i led, il delirio totale. Peccato aver rovinato tutto un secondo dopo chiudendo con Moment of Surrender.

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